Sorprendentemente non è il WC l’oggetto più sporco che si trova in casa: quello che non ti aspetti sulla tua igiene domestica.
È pensiero comune ritenere la tavoletta del WC l’oggetto più sporco presente in casa, tuttavia numerosi studi suggeriscono che esistono diversi articoli domestici molto comuni, all’apparenza innocui, che in realtà ospitano concentrazione di batteri molto superiori.

Si tratta di oggetti utilizzati quotidianamente, senza pensarci troppo, che possono diventare dei veri e propri ricettacoli di germi, andando a contribuire la diffusione di microrganismi indesiderati.
Proprio per questo motivo è fondamentale avere una maggiore consapevolezza e utilizzare pratiche di igiene mirate, volte a ridurre significativamente l’esposizione a questi batteri, andando così a migliorare la salubrità dell’ambiente domestico.
Questi sono gli oggetti più sporchi presenti nella tua casa
Il benessere e la salute sono due fattori che non andrebbero mai sottovalutati, è infatti fondamentale conoscere a fondo i luoghi e i materiali che utilizziamo abitualmente e che, sorprendentemente, potrebbero mettere a rischio la propria salute e quella della propria famiglia.

Tra gli oggetti presenti in casa, si è sempre pensato che il più sporco fosse la tavoletta del WC. Questa ospita circa 50 batteri per centimetro quadrato. Questo potrebbe sembrare preoccupante, risulta tuttavia trascurabile se confrontato con gli altri articoli domestici comuni. Come per esempio, la spugna per i piatti. Questo è tra gli oggetti più sporchi in casa. Uno studio pubblicato su Scientific Reports, infatti, ha rivelato che può ospitare ben 362 specie diverse di batteri, con una densità che può arrivare a 45 miliardi di batteri per centimetro quadrato.
L’umidità costante presente sulla spugna la rende l’habitat perfetto per la proliferazione di germi, tanto da essere paragonabile al tratto intestinale umano. Proprio alla luce di questi dati, sarebbe consigliabile sostituire o disinfettare regolarmente le spugne oppure considerare l’uso di spazzole per i piatti che, asciugandosi in fretta, riducono i rischi di proliferazione batterica.
Restando in cucina, anche il lavello rappresenta una grande fonte di contaminazione. Anche qui, l’ambiente umido, favorisce la crescita di batteri come l’Escherichia coli. La pulizia con acqua e sapone seguita da un’accurata disinfezione è essenziale dopo ogni uso durante le preparazioni alimentari.
Anche il telefono cellulare è più sporco di quello che si pensa. Questo oggetto ci segue infatti in ogni spazio, compreso il bagno. Proprio per tal ragione accumula ogni giorno un numero elevato di batteri, superiore a dieci volte quello presente sul sedile del WC. Proprio per questo motivo, il telefono cellulare andrebbe pulito regolarmente con una soluzione di acqua e alcol denaturato, così da limitare l’accumulo di germi.
Infine, il tagliere da cucina e gli scarichi di docce e vasche non andrebbero mai trascurati durante le pulizie. I taglieri, in particolare, possono ospitare batteri particolarmente aggressivi nei solchi lasciati dai coltelli. Se non puliti correttamente, possono diventare pericolosi quanto un bagno. Sarebbe poi opportuno utilizzare taglieri separati per carne cruda e verdure è una delle pratiche di igiene consigliate.